Teatro

Sassari: conferenza europea Habitat Immaginari

Sassari: conferenza europea Habitat Immaginari

Dal 20 al 25 marzo scorsi, si è tenuta a sassari la Conferenza europea HABITAT IMMAGINARI arte, cultura e spazi urbani che ha visto la partecipazione di artisti ed esperti da Irlanda del Nord, Danimarca, Slovenia, Francia, Spagna, Belgio, Polonia, Italia.

“Questa conferenza nasce dall’incontro di compagnie d’artisti provenienti da diversi paesi che condividono non solo la scelta di lavorare in strada e il desiderio di far incontrare differenti esperienze artistiche, ma anche e soprattutto la convinzione che il proprio lavoro ha un valore che va molto oltre l’intrattenimento e la meraviglia del gioco.

Siamo convinti che l’arte possa servire a riconciliare il cittadino con lo spazio urbano, a ricreare la corrispondenza fra persone e luoghi, a rivitalizzare gli spazi pubblici degradati. L’arte può portare nuova luce sulla città e su chi la abita, aiutando a sviluppare una nuova sensibilità e consapevolezza del proprio patrimonio, e può migliorare la qualità della vita, per chi vive la città ogni giorno e per chi la visita soltanto, diventando anche un motore per lo sviluppo economico.

La finalità dei giorni di incontro, nei quali alle parole dei relatori si accompagnano performances dimostrative, laboratori e percorsi d’arte nel centro storico, è quella di mettere a confronto professionisti dell’arte in strada, urbanisti, architetti, sociologi, amministratori ed operatori della cultura e del sociale in uno spazio nel quale possano discutere delle esperienze messe in atto negli altri paesi europei e nelle nostre realtà, della creazione di strategie comuni che coinvolgano artisti e amministratori e delle funzioni dell’arte di strada”.

Con queste parole Michèle Kramers, attrice e regista della compagnia Theatre en Vol, ha aperto la Conferenza europea “Habitat immaginari, arte, cultura e spazi urbani”, che si è svolta a Sassari dal 20 al 25 marzo scorso.

L'iniziativa si colloca all'interno del progetto europeo “Viaggio – alla ricerca di un luogo, un sogno, un’esistenza”, attuato dal THEATRE EN VOL nell’ambito del programma "Cultura 2000" insieme con i partner: BELFAST COMMUNITY CIRCUS (Irlanda del Nord), KULTURHUS AARHUS (Danimarca), ANA MONRO Theatre (Slovenia).

Il carattere internazionale e multidisciplinare della conferenza ha rappresentato un’occasione di particolare rilievo per un’ampia ricognizione delle arti di strada in ambito europeo e una riflessione sul loro contributo all’innovazione del teatro contemporaneo e al miglioramento generale della qualità della vita nel tessuto urbano.

Oltre ai partner del progetto, hanno portato il loro contributo di artisti e operatori culturali anche: Myriam Stoffen con la Zinneke Parade di Bruxelles, il catalano Victor Cucurull, Aleksandra Ksiezopolska per il Feta Festival di Danzica e Michel Crespin, autentico padre della nuova generazione di teatro di strada in Francia.

Non meno qualificata e variegata la presenza italiana : sono intervenuti gli architetti Vanni Maciocco e Arnaldo Cecchini, della Facoltà di Architettura di Sassari, i sociologi Alberto Merler e Enzo Nocifora, gli esperti dell'Ecomuseo Urbano di Torino, Carlo Infante, docente di Performing Media , e molti amministratori dei diversi enti territoriali.

L'immagine scelta per comunicare l'evento ha sintetizzato in modo efficace la pluralità di punti di vista presenti: una dimensione internazionale che non ha però dimenticato gli aspetti locali; alle considerazioni sullo sviluppo abnorme della moderne metropoli ha fatto da contrappunto la condizione dei piccoli centri destinati a scomparire, come l'esperienza del piccolo paese di Asuni (400 abitanti) che scommette in arte e cultura per innescare un processo inverso.

Le giornate di dibattito sono state accompagnate anche da laboratori, performances e interventi nel centro storico: il francese Fred Tousch ha tenuto uno stage sulla creazione di incursioni teatrali in spazi urbani non convenzionali, che lo ha visto in azione con un gruppo di giovani artisti in vari punti della città; Wanda Moretti dell'associazione "Il posto" di Venezia ha condotto un laboratorio con performance finale di danza verticale; il musicista Riccardo Pittau ha guidato il Musica Transgender, laboratorio trasversale ai diversi generi musicali ; l'artista catalano Anton Roca ha partecipato con due progetti, "Is Manus", geografia palmare di un paese, e con la "Promenade2" in collaborazione con il videomaker Gerard Gil.

Particolarmente riuscito l'intervento di Arkimastria, associazione degli studenti della Facoltà di Architettura di Alghero, che per Habitat Immaginari ha realizzato il progetto "Comple – X - City", segnalando la necessità e l’urgenza del recupero di luoghi degradati del centro urbano, ma ha registrato anche i sogni e i progetti da parte degli abitanti.
L'apporto delle arti di strada, con le sue idee visionarie e utopiche, può svelare una realtà diversa e può contribuire a innescare progetti concreti e processi innovativi di partecipazione dal basso per una nuova condivisione degli spazi urbani.

Gli interventi degli esperti e degli amministratori, tra cui l'Assessore regionale alla Pubblica istruzione Elisabetta Pilia, il sindaco della città Gianfranco Ganau e l'Assessore Antonietta Duce, hanno sottolineato come le comunità siano pronte a recepire questi segnali. Si tratta pertanto di imparare a costruire insieme questi spazi: non basta l'intervento dell'urbanista, occorre una progettazione comune e continuata nel tempo per restituire agli abitanti non solo luoghi, ma una nuova dimensione di coesione sociale, dove i cittadini siano i veri protagonisti del cambiamento insieme all'apporto creativo degli artisti e alla sensibilità degli amministratori e dei tecnici.